Il suicidio come grido per la vita

“L’Io” è protetto dalla morte dal proprio narcisismo e dalla libido narcisistica: di conseguenza, la sua rabbia verso l’oggetto non può nulla contro l’Io. Affinché il suicidio abbia successo, è necessaria l’approvazione della morte da parte dell’Io. E la decisione di morire rappresenta una rinuncia alla lotta, percepita come vana, sia essa una lotta interna contro il Super-Io,…
Il suicidio: cioè la violenza diretta contro se stessi è scandalosa quanto l’omicidio. E questa violenza coinvolge molte altre passioni oltre a quella dell’autodistruzione, che già richiama principi stoici che sembrano andare contro
a qualsiasi impulso della vita, alimentando l’idea che nulla indica che la felicità sia il destino naturale dell’uomo civilizzato.

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